Organizzato da Isfid Prisma, si è svolto lo scorso 16 ottobre, nella Sala della Musica del Comune di Porto Tolle, il convegno finale di presentazione dei risultati del database spaziale di geolocalizzazione delle Aza, realizzato nell’ambito del progetto di “Individuazione delle Aza (zone allocate per l’acquacoltura in ambiente marino) nel compartimento marittimo di Chioggia“, progetto svolto dalla cooperativa M.a.r.e., in collaborazione con Agriteco e Isfid Prisma, e in partenariato con Legacoop Veneto, Agci Agritail,e Confcooperative.
Con l’occasione sono stati presentati i risultati progettuali e la proposta finale di Zone allocate per l’acquacoltura, promossa da M.a.r.e., società cooperativa. I risultati includono la situazione normativa attuale rispetto alla pianificazione spaziale marittima, la piattaforma Sit (Sistema informativo territoriale) ad accesso libero e il database di dati visualizzati al suo interno. Questi dati, oltre a interessare trasversalmente tutti i settori che utilizzano il mare, sono serviti come base per la valutazione e l’analisi per la localizzazione di queste aree.
È seguita una tavola rotonda cui hanno preso parte rappresentanti della Regione Veneto, della Capitaneria di Porto, di diversi Comuni costieri facenti parte del Compartimento Marittimo, delle categorie dei settori produttivi della pesca e dell’acquacoltura. E inoltre: ricercatori, pescatori e allevatori di mitili venuti per partecipare in prima persona.
Nonostante le limitazioni imposte dalla normativa covid vigente, il convegno, moderato dal direttore del Flag Gac Chioggia e Delta del Po Andrea Portieri, ha visto una grande e attiva partecipazione. L’incontro è stato essenziale ai fini del progetto, per proporre alle autorità il lavoro svolto dagli istituti di ricerca M.a.r.e. e Agriteco. e riconoscerlo come modello efficace di pianificazione spaziale, come constatato dal rappresentante della Regione Veneto e dalle associazioni dei produttori, nella prospettiva della gestione sostenibile degli spazi e della semplificazione all’accesso alle concessioni demaniali marittime.